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Euro 1980 – Hrubesch conquista Roma
Antonio Moschella (@ntomc)
Giugno 1980. La storia si ripete. Dopo il sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi nel 1527, un popolo del Nord Europa discende fino alla capitale dell’Impero Romano per farla sua. Ma stavolta erano solo 23 uomini, e il nome del conquistatore non è quello di Maarten van Heemskerck bensì quello di Horst Hrubesch.
Prime Pagine 7 Giugno 2012
Il vangelo secondo ‘il muto’
Raffaele R. Riverso (@raffariverso)
Se fosse una parabola, potrebbe essere quella del figliol prodigo. Se, invece, fosse un film lo titoleremmo ‘A volte ritornano’ e questa volta staremmo dalla parte di chi torna. Gli americani del Wall Street Journal invece hanno pensato al ‘Ritorno dello jedi del calcio’. Tutto questo per dire che Zdenek Zeman alla fine si è preso la sua rivincita ed è di nuovo protagonista. Continua a leggere
Prime Pagine 6 Giugno 2012
I miti non se ne vanno mai
Javier Aranda Prieto
Quest’anno se n’è andato il bimbo che fu raccattapalle nel 1986 in quella semifinale della Coppa dei Campioni quando Pichi Alonso impazzì e segnò tre gol, che fu giocatore del Barça sin da piccolo, direttore di una squadra da sogno, il Dream team, Wembley, i campionati vinti a Tenerife e anche allenatore del triplete, imperatore di Roma e leggenda a Londra con un’identità irrinunciabile, difendere partendo dalla palla…
Prime Pagine 5 Giugno 2012
Calciatore 2.0: il giocatore-azienda (Parte IV)
Javier Aranda Prieto
Leggi la Parte III
Alla base del consolidamento del giocatore-azienda c’è un cambio tecnologico: la massificazione della televisione (anni ’50/’70) ai tempi in cui Pelè era il calciatore più rappresentativo. Il giocatore non era più una leggenda per l’ascoltatore o il lettore (che lo conoscevano grazie all’intermediazione di una terza persona: il giornalista sportivo), bensì potevano vederlo con i propri occhi. Questo ha portato all’impoverimento del lessico dei giornalisti sportivi che non sono più un mezzo di comunicazione, ma solo di opinione.
Prime Pagine 4 Giugno 2012
Euro 1996 – La Germania fa tris
Antonio Moschella (@ntomc)
Il golden goal, o morte subite, per dirla alla francese, ebbe i suoi natali nel 1996, durante la fase finale dell’Europeo organizzato dall’Inghilterra, la patria del calcio. Ad avere l’onore di battezzare questo rituale fu il tedesco Oliver Bierhoff, che, con una doppietta, diede alla Germania la vittoria nella finalissima contro la Repubblica Ceca.